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martedì 25 settembre 2007

Documento del Comitato Pari Opportunità

Verbale della riunione del Comitato Pari Opportunità del 18 settembre 2007

Ai Candidati alla carica di Rettore dell’Ateneo Salentino.

Il Comitato Pari Opportunità dell’Università del Salento in occasione della elezione del Rettore dell’Ateneo, in ottemperanza alle proprie ragioni costitutive e nell’esercizio della funzione di organismo di promozione e di sviluppo delle opportunità di tutti, pone all’attenzione del dibattito sul governo dell’Università alcuni punti che ritiene ineludibili. Continua a leggere...

1 commento:

Gruppo Promotore ha detto...

CONTINUAZIONE DEL POST:

In primo luogo è necessario che si attui il riequilibrio delle rappresentanze di genere negli organi di ateneo e ciò è indispensabile sin dai primi atti del prossimo mandato di Rettorato con l’indicazione delle/dei delegate/i e di tutte le nomine di competenza.
Non appare forse in tutta la sua contraddizione che una comunità quale quella universitaria ( composta da donne e uomini e in alcuni settori più donne che uomini) sia rappresentata da un solo genere? Riteniamo che esistano nell’ambito del mondo universitario professionalità, esperienze, intelligenze, competenze e capacità egualmente distribuite sia tra gli uomini che tra le donne a tal punto che sarebbe inspiegabile una squadra di governo in cui queste doti e caratteristiche fossero appannaggio esclusivamente o quasi di persone appartenenti ad un solo genere.

Inoltre, nel rispetto della serietà e dell’ impegno che comportano gli incarichi sarà opportuno che non vi siano cumuli di cariche.

Non di secondaria importanza riteniamo debba essere l’attenzione all’ambiente di lavoro e di studio: poiché nelle nostre vite il tempo di lavoro si dilata sempre di più e nel luogo di lavoro si trascorre una porzione significativa e rilevante dell’esistenza e poiché questo non sia pensato e agito come mero “posto” da occupare, è necessario garantire la qualità dei luoghi attuando gli standard di sicurezza e di vivibilità e impegnandosi a garantirli a tutti coloro che operano lavorano e studiano nell’università evitando le enormi disparità esistenti tra le varie realtà.

Nel luogo di lavoro si costruisce la propria esperienza, e si organizza un’identità che è fatta di socializzazione di crescita e di partecipazione alla comunità. Sarebbe quindi buona cosa prevedere appositi luoghi di socializzazione ( ad es. il rilancio delle mense ) e sale di studio confortevoli e diffuse.

Intollerabile risulta ancora la permanenza di barriere architettoniche che escludono le fasce più deboli verso le quali è necessario implementare le misure di integrazione e di sostegno. L’accesso all’Università ad iniziare dai parcheggi per non dire dei servizi igienici a disposizione degli studenti e del personale tutto non contribuisce a farne un luogo né facilmente accessibile né di confortevole soggiorno.

Nell’ambito della salvaguardia dell’ambiente di lavoro riteniamo vada inserita la piena attuazione delle norme di condotta per la prevenzione delle molestie sessuali e delle discriminazioni con la nomina della Consulente di Fiducia e l’istituzione di uno sportello di primo ascolto per il disagio.

Ritenendo poi che la promozione della salute e del benessere personale vada tutelata e agevolata attraverso la diffusione della cultura della prevenzione auspichiamo che gli sportelli Informa Donna che il Comitato ha istituito in 4 plessi siano incrementati nel numero e nell’ offerta di servizi fino a consentire di effettuare gli screening periodici.

Il Comitato Pari Opportunità che ha profuso il suo impegno realizzando azioni positive per la conciliazione del tempo di lavoro e vita ( le convenzioni con le strutture per l’infanzia, servizi estate, i pomeriggi dei bambini…) ribadisce con forza come il vero salto di qualità per agevolare la realizzazione delle pari opportunità rimane la realizzazione di ludoteche di plesso aperte a tutti.

Passare dalla positiva sperimentazione avviata dal comitato alla istituzionalizzazione dei servizi orientati alla conciliazione deve rappresentare uno dei punti irrinunciabili e qualificanti dei programmi di governo dell’Ateneo. L’attenzione per la formazione del personale non può prescindere dall’impegno che ad ogni corso di formazione sia affiancato un servizio di accoglienza per le/i lavoratrici/ori con figli; solo questo può garantire una partecipazione uguale per tutti.


Per tutto questo riteniamo fondamentale la valorizzazione del ruolo del Comitato a cui va riconosciuto il trattamento conforme agli altri organismi d’ateneo e a cui vanno destinati adeguati finanziamenti, attrezzature e risorse umane.