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sabato 29 settembre 2007

CISL: Grandi elettori? Modificare lo statuto

GRANDI ELETTORI ?: UNA VERGOGNA ANTIDEMOCRATICA. DAL PROSSIMO RETTORE UN IMPEGNO CONCRETO: MODIFICARE LO STATUTO.

di Antonio Capodieci
Segretario della CISL Università

Il 2 ed il 3 ottobre il personale tecnico amministrativo si troverà ad eleggere i propri rappresentanti che concorreranno alla scelta del prossimo Rettore dell’Università del Salento. Con espressione assai infelice i pochi rappresentanti dei lavoratori (solo n. 149), a cui verrà consentito il privilegio di partecipare alla tornata elettorale, sono stati definiti "Grandi Elettori". Il termine Grande Elettore, infatti, lascerebbe supporre un eletto scelto con forme che garantiscano la massima rappresentatività. E invece no!. Continua a leggere...

5 commenti:

Gruppo Promotore ha detto...

CONTINUAZIONE DEL POST:

Grande Elettore, nella distorta logica dei numeri universitari, almeno di quelli che incidono sulle scelte e sulle dinamiche del personale amministrativo, significa piccola componente partecipativa e soprattutto grande vergogna antidemocratica.
Ciò per svariate ragioni: la possibilità fornita ad ogni lavoratore di esprimere ben 6 preferenze lascia aperta la finestra a forme più o meno dirette di controllo dei votanti, a seconda dei rapporti di forza presenti nell’Ateneo in un dato momento storico.
In secondo luogo si espone a censure inerenti la natura della delega accordata all’eletto: il rappresentante suffragato, infatti, si troverà in possesso di un “mandato senza rappresentanza” in quanto, alla data in cui si terranno le votazioni dei Grandi Elettori, per l’appunto, non saranno verosimilmente noti tutti i candidati ed i relativi programmi e non sarà possibile, dunque, valutarne l’operato, cioè se vi sia rispondenza fra la procura ricevuta e gli interessi del corpo elettorale che lo ha preferito.
Per le ragioni sopra citate la CISL Università, in tempi non sospetti, ossia nel gennaio 2007, ebbe a richiedere formalmente agli Organi di Ateneo una specifica modifica dello Statuto, che permettesse la partecipazione al voto per la elezione del Rettore di tutto il personale, il cd. “voto pesato”.
In altri termini veniva proposto che tutti i lavoratori dell’Ateneo, seppur con differenti parametri di ponderazione del voto a seconda della categoria di appartenenza (personale docente o tecnico amministrativo) esprimessero la propria diretta preferenza verso il candidato Rettore, in modo che la scelta ricadesse su chi fosse ritenuto il migliore fra i soggetti in competizione elettorale.
La proposta fu respinta con il voto contrario non solo della parte pubblica ma anche di alcune componenti sindacali.
Sono di questi giorni, invece, tardive e pretestuose prese di posizione in favore del "voto pesato" anche da parte di chi, fino a pochi mesi orsono, considerava pubblicamente tale efficace strumento di democrazia un "mare nero" in cui far sprofondare l’ (asserita) assurda proposta lanciata dalla CISL; Ora che i blog, i mezzi di informazione i dibattiti stanno facendo riemergere quella voglia di libera circolazione delle idee e dei pensieri è arrivata puntuale anche l’onda di chi (in)opportunamente usa i canali della propaganda per riprendersi un consenso che gli stessi lavoratori stanno negando.
Sul voto pesato la CISL Università chiede, dunque, un impegno fermo a tutti i candidati alla carica di Rettore che vada nella direzione, a più riprese e livelli invocata, di un cambio di rotta rispetto ad un passato che tutti si vorrebbe dimenticare in fretta.
Ciò non prima di aver raccolto, su qualunque tavolo, riunione, assemblea od incontro, la sfida alla trasparenza lanciata anche da chi, in questi anni, non si è certamente trovato lontano dalle posizioni e dalle strategie politiche assunte dai Vertici dell’Ateneo ed ora ne prende, astutamente le distanze.

Il Segretario della CISL Università
ing. Antonio Capodieci

Anonimo ha detto...

Facciamo una raccolta firme per la modifica dello statuto da subito.
Spero che la possibilità di voto per il nuovo rettore sia data da subito a tutti i lavoratori precari e non precari e anche agli studenti. L'università è di tutti e non solo dei docenti. Nel caso contrario è inutile meravigliarsi se i figli dei docenti di oggi saranno i docenti di domani.
Uniamoci su questa battaglia qualunque sia il vostro candidato.

Anonimo ha detto...

Propongo a quanti voteranno i propri rappresentanti di annullare la scheda ... Non si può criticare il sistema e al contempo accettarlo. Non delegare ... Non votare.

Anonimo ha detto...

Navigando da un blog all'altro ho letto l'invito e nel rispetto delle opinioni, quand'anche non condivisibili, ritengo che in democrazia valgano le regole, giuste o sbagliate che siano. Acquisire ulteriori diritti non significa rinunciare a quelli che esistono. Perché annullare la scheda? Perché non delegare?
Perché non votare?
Chi la pensa in tal modo ha valutato le conseguenze? Penso ci sia una preoccupazione: dal segreto dell'urna potrebbero venir fuori delle sorprese?
In ogni caso invito gli elettori passivi ed attivi alla massima partecipazione. Per una ricostruzione da eseguire in tempi rapidi c'è bisogno dell'aiuto di TUTTI.
Faremo in modo con la partecipazione di TUTTI e con la necessaria discussione di cambiare le regole, ove le stesse non sembrino giuste.
Ma non sarà possibile accontentare TUTTI, in ogni caso.
Buona votazione.
Cordialità da "un addetto ai lavori...." e BUON LAVORO a coloro che si impegneranno per la ricostruzione.

Anonimo ha detto...

E' bene che tutti sappiano dell'esistenza dei Grandi Elettori "pacchettizzati". Essi rappresentano l'espressione della scelta di quel "personaggio influente" (docente/capo struttura etc etc) che per svariati motivi (lascio immaginare quali!!!) condiziona, col peso del proprio ruolo, il voto di coloro i quali dovrebbero rappresentare i tecnici e gli amministrativi nella scelta del neo-Rettore, ma che di fatto rappresentano l'orientamento di voto di un'altra categoria. E' ancor più scandaloso se si pensa che i voti sono facilmente intercettabili viste le numerose combinazioni che si possono ottenere con sei preferenze. E' UNA VERGOGNA!!! Spero che tale incongruenza venga presto rimossa o dando il voto al 100% del personale tecnico-amministrativo o rimuovendo una rappresentanza che di fatto rappresenta gli interessi di parte ed è facilemente controllabile.