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lunedì 13 agosto 2007

Intervento di Luigi De Bellis

Agli amici e colleghi.

Le recenti e-mail di discussione riguardo il futuro della nostra Università richiedono alcuni commenti spero utili a stemperare qualche polemica che già nasce. Prima cosa penso sia poco fattivo ipotizzare cambiamenti di statuto ed elencare cose da farsi senza prima considerare la necessità sia del rispetto dell’etica del nostro lavoro e che di ritrovare una onestà intellettuale (di solito bagaglio di ogni docente); queste due “virtù” consentono di vedere quanto di buono e di cattivo ci sia nella nostra Università e di procedere allo scopo di migliorarla nel rispetto degli studenti e di tutti coloro che ci lavorano. Continua a leggere...
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1 commento:

Gruppo Promotore ha detto...

CONTINUAZIONE DEL POST:

Senza ciò è tutto inutile, da
un lato qualcuno (al potere) continuerà a dire “non puoi parlare perché
non sei abbastanza bravo” (e lo decido io autonomamente il metro di
valutazione) oppure “non puoi parlare di questo (imbroglio) altrimenti ti
rovino la carriera”. Nessuno bada più alla sostanza delle cose ma solo alla
forma e a chi lo dice, ovvero anche se l’ultimo dei collaboratori dice una
cosa giusta ha torto perché non è qualificato, mentre qualsiasi cosa
(bischera) dice un eccellente al potere ha sempre ragione. Insomma la
stragrande maggioranza di noi sa quale dovrebbe essere il corretto
comportamento di un docente, cominciamo a comportarci di conseguenza e
quindi contrastiamo e mettiamo in evidenza comportamenti negativi. Fatto
questo non ci sarà alcun bisogno di cambiare le regole o lo statuto; le
regole attuali sono più che sufficienti se non chiudiamo gli occhi davanti
ai comportamenti scorretti e smettiamo di negare l’evidenza dei mali che
affliggono la nostra Università.
Inoltre merita un commento il continuo uso della parola “eccellenza” e
dell’eccellenza spesso rivolta solo ad alcune componenti dell’ISUFI, quando
questa eccellenza è essenzialmente autodefinita (in base a che?) o
autoproclamata in base a cooptazione (leggi amicopoli); il nome ISUFI credo
ad esempio indichi Istituto Superiore Universitario di Formazione
Interdisciplinare, ovvero un istituto superiore (di eccellenza) dedicato
alla formazione ma mi pare che lì non sia ancora stato introdotto un
anonimo questionario studenti per avere dai ragazzi un’opinione sulla
validità del processo formativo ISUFI, e meno male, visto che eccellenti
docenti non si fanno scrupolo di far capire che gli studenti fanno perdere
tempo.
Molti nell'Università del Salento sono didatticamente molto più eccellenti
di coloro che si autoproclamano tali o vengono proclamati tali dai
giornali, ma che non si curano degli studenti facendosi sostituire ad esami
e lezioni da dottorandi e tecnici, utilizzando esami scritti per ridurre il
numero degli studenti agli esami orali, spostando la data degli esami di
settimana in settimana, bocciando con domande poco correlate al programma
dell’insegnamento svolto etc. etc. essendo naturalmente molto impegnati in
attività professionali o in attività di consulenza o ricerca in concorrenza
con l’Università.
E riguardo all’attività di ricerca, parametro primo per la proclamazione
dell’eccellenza, considero molto più eccellente chi ha prodotto 2
pubblicazioni con 20.000 € di budget che chi ne ha prodotte 200 con 50
milioni di €; sembrerebbe ovvio, ma qualcuno avrà la tentazione di
rispondere che è eccellente chi ottiene grossi finanziamenti dimenticando
su che base, assolutamente poco scientifica, si ottengono molto spesso in
Italia i (grossi) finanziamenti.
Da quanto detto scaturisce anche la necessità di rispettare il collega, la
sua storia ed il suo lavoro; sarebbe opportuno quindi evitare di rispondere
alle critiche (anche se ritenute ingiuste) di un collega, selezionato con
le identiche “regole” concorsuali di tutti SSD italiani, con un “non sei
abbastanza bravo per parlarne” perché questa non altro è che la
manifestazione dell’arroganza del potente che si erige ad arbitro unico ed
insindacabile, oltre a rappresentare una negazione non solo di uno spirito
democratico ma anche la negazione di uno spirito scientifico che dovrebbe
spingere ogni docente ad accettare le critiche e controbatterle con
argomenti logici ed intellettualmente validi. In caso contrario si accetta
e si intende perpetuare una oligarchia che rifiuta il confronto ed
autoreferenziandosi non porta che a collassi ciclici delle Istituzioni
Universitarie.
Il mio candidato Rettore non sarà colui che presenterà un programma
dettagliato per risolvere tutti i mali dell’Università del Salento ma chi
condividerà la speranza di molti, ovvero: a) una Università sempre migliore
basata sulla divisione delle risorse tra tutti i docenti e tra tutti i
settori disciplinari (in misura proporzionata sia alle capacità del gruppo
che all’importanza del settore) perchè una Università è tanto migliore
tanto migliore è il docente meno bravo; b) una Università finalmente
rivolta ai suoi “clienti” ovvero agli studenti ed al territorio e non
rivolta a favore degli interessi di coloro che usano l’Università come
trampolino di lancio per attività libero professionali, secondi lavori o
secondi fini. Infatti lo scopo dell’Università è la formazione degli
studenti con l’attività di ricerca propedeutica ad una migliore qualità
della formazione, mentre troppo spesso ci dimentichiamo degli studenti……..
Un commento finale riguarda il Rettore Limone, molti ora criticano
aspramente il suo operato ed in molti casi sono gli stessi che hanno
beneficiato in spazi, posti e quant’altro. A mio parere il Rettore ha in un
recente passato favorito nell’Università e nell’ISUFI lo sviluppo di
settori e/o corsi di laurea ben poco legati al territorio ed anche poco
funzionali per ulteriori sviluppi della nostra Università, ma oltre questo
non posso attribuire al Rettore demeriti particolarmente gravi: noi lo
abbiamo eletto e molti di noi ne hanno avvallato le decisioni nei vari
organi accademici. Le stesse critiche che solo ora alcuni rivolgono al
Rettore andrebbero estese ai vari organi accademici, Presidi, Senato
Accademico, Consiglio di Amministrazione, Delegati vari, Dirigenti
dell’Amministrazione….
Infine il Rettore merita un plauso e la stima di tutti noi per aver
presentato le proprie dimissioni in conseguenza di attacchi giornalistici
che sicuramente molto di falso hanno riportato; nonostante fino a prova
contraria sia innocente ha presentato le sue dimissioni a seguito di un
avviso di garanzia, rara mosca bianca in un mare di cariche istituzionali
che in Italia hanno ricevuto un simile documento ma mai e poi mai hanno
pensato a dimissioni. Penso che contro il Rettore ci sia stato un
accanimento nel cercare enormi fatti delittuosi e non avendoli trovati si è
quindi ripiegato su “bischerate” per condannare in ogni caso.
Salutoni
Gigi


Luigi De Bellis
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali
Università del Salento
via Provinciale Lecce Monteroni, 73100 Lecce
Tel: + 39 0832 298870
fax: + 39 0832 298626
e-mail: luigi.debellis@unile.it
debelli@ilenic.unile.it